In questa sezione potrai trovare notizie di attualità del tennis e ultime dai campi di gioco in occasione dei principali tornei
Tra poche ore prenderà il via sui campi della O2 Arena di Londra il Nippo ATP Finals 2017. L’azienda giapponese ha legato il proprio brand a questa manifestazione, mentre la città inglese si è aggiudicata fino al 2020 la possibilità di ospitare il tornei dei Maestri. Con un prize money di 8.000.000 di $ è sicuramente il torneo più ricco (in rapporto al numero di partecipanti) della stagione e il vincitore può intascare un assegno di oltre 2.000.000 di $ oltre a 1500 punti ATP. Punti che non basteranno comunque a Federer per scalzare Nadal dal trono mondiale ma potrebbero stravolgere la classifica dal n°3 al n° 8 attuali.
Dopo questa introduzione più legata al business e alle formalità entriamo nel vivo del torneo parlando innanzitutto dei partecipanti. Come ogni anno, anche in questa 48° edizione gli 8 giocatori sono stati suddivisi in due gironi: nel Pete Sampras si sfideranno Nadal, Thiem, Dimitrov e Goffin; nel girone Boris Becker invece Federer, Zverev A., Cilic e Sock. Ad una prima analisi il girone Becker sembra il più equilibrato mentre nel Sampras almeno due giocatori (Thieme e Goffin) sembrano in questo momento un gradino sotto Nadal e Dimitrov. Condizionale d’obbligo anche perché Nadal non è in perfette condizioni fisiche; oltre a non essere certi del suo rendimento in campo, lo stesso giocatore maiorchino ha espresso la sua preoccupazione circa il riuscire addirittura a presenziare ai match lasciando campo al “panchinaro” Carreno Busta, rimasto fuori dagli 8 a causa di uno sciagurato primo turno a Parigi Bercy.
A livello nominale quest’edizione non è certo di quelle memorabili con diversi giocatori che fino a qualche settimana fa non pensavano minimamente di avere chances di entrare. Qualche risultato inaspettato, vedi vittoria al Master 1000 parigino di Sock, ma soprattutto infortuni, rinunce e arrivederci al 2018, hanno stravolto la lista dei qualificati. A metà agosto solo la metà di questi giocatori avevano la classifica per entrare al Master (Nadal, Federer, Cilic e Zverev) e gli altri 4 posti erano occupati da Murray, Djokovic, Wawrinka e Raonic. Inutile sottolineare che a livello di appeal sul pubblico (e anche di qualità di gioco…) sarebbe stata un’edizione completamente diversa. Come sappiamo con i se e con i ma non si fa la Storia e quindi concentriamoci solo sui presenti.
Rafa Nadal arriva a Londra da numero 1 del mondo con 67 vittorie e 10 sconfitte nell’anno solare, 4 delle quali con Federer ed una per ritiro. All’attivo ha due Slam, Roland Garros e US Open, e i due Master 1000 sulla terra di Montecarlo e Madrid. Indoor ha giocato solo a Parigi Bercy, ritirandosi dopo 2 vittorie: ritiro che come detto lascia molti dubbi sulla sua condizione attuale. Rafa non ha mai vinto il Master e lui stesso ha più volte ribadito che questa è per lui una vera e propria ossessione. Purtroppo se il ginocchio non è al 100% non sarà nemmeno questo l’anno buono…
Roger Federer è senza alcun dubbio l’atleta dell’anno. Già votato come tennista più amato dai fan (quindicesimo anno consecutivo!) e come miglior rientro sportivo del 2017, vuole superare se stesso vincendo il suo settimo Master ATP. Nel 2017 ha collezionato 49 vittorie e 4 sconfitte aggiudicandosi Australian Open, Wimbledon, Shanghai, Indian Wells e Miami per citare Slam e Master 1000. Indoor ha partecipato solo a Basilea vincendo in rimonta con Del Potro la finale. Senza dubbio il favorito numero 1 del torneo.Embed from Getty Images
Zverev A. è il giovane più promettente tra la Next Gen ( a proposito torneo di Milano che non rimarrà certamente nella Storia del Gioco vinto dal coreano Chung in finale contro Rublev) avendo già raggiunto il numero 3 mondiale a soli 20 anni. Nel 2017 ha giocato molto su tutte le superfici con 53 vittorie e 19 sconfitte al suo attivo. Cincinnati e Roma sono state le due perle della stagione mentre troppo poco ha fatto nei tornei dello Slam con addirittura due sconfitte al primo turno a Parigi e New York. Dopo l’Open del Canada vinto contro Federer in finale, la sua stagione è stata fallimentare con 8 vittorie e 7 sconfitte; Il momento negativo e la poca attitudine negli Special Moment non ce lo fanno indicare tra i possibili vincitori.
Thiem, testa di serie numero 4, partecipa per la prima volta alle ATP Finals grazie soprattutto ad un ottima prima parte di stagione. All’attivo ha 46 vittorie e 25 sconfitte, 12 delle quali negli ultimi 24 incontri (una media quindi di una vittoria ed una sconfitta ad ogni torneo); troppo poco per uno accreditato sempre delle prime 4 tds dei tornei. Indoor ha giocato poco e male con 4 vittorie e 4 sconfitte. Come per Zverev possibilità di vittoria molto basse.
Marin Cilic potrebbe essere invece una delle due mine vaganti assieme a Grigor Dimitrov. Per prima cosa ha disputato un 2017 molto solido lungo tutto l’anno (eccetto i primi due mesi) con 42 vittorie e 19 sconfitte. La finale di Wimbledon rappresenta sicuramente il punto più alto della stagione insieme alla vittoria di Istanbul su terra rossa. Indoor ha giocato 11 partite vincendone 7 con la semifinale a Basilea persa contro Del Potro. E’ in fiducia, fisicamente a posto e non ha nulla da perdere. Pericoloso.
Dimitrov rappresenta forse la più credibile alternativa a Federer e Nadal nonostante ci abbia abituato nella sua carriera ad alti e bassissimi quasi giornalieri. Nella stagione ha un record di 44 vittorie e 19 sconfitte ma sulla terra rossa ha un saldo addirittura negativo (4-5). Questo vuol dire che sulle altre superfici ha sempre fatto molto bene specialmente indoor dove ha rastrellato 10 vittorie a fronte di sole 3 sconfitte conquistando il trofeo a Rotterdam e la finale a Stoccolma. Purtroppo nei grandi eventi e negli head2head non ha mai fatto molto bene raggiungendo una semi in Australia sconfitto al quinto da Nadal. Osservato Speciale.
Goffin e Sock per motivi diversi non sembrano all’altezza degli altri partecipanti anche se l’americano è reduce dalla vittoria al Master 1000 (con entry list da ATP 250) di Parigi Bercy. Il belga ha giocato parecchio durante l’anno anche indoor con finale a Rotterdam e Sofia (mese di febbraio) mentre tra Antwerp, Basilea, Metz e Parigi ha racimolato 6 vittorie (3 a Basilea) e 4 sconfitte. Sock invece non ha giocato moltissimo, solo 53 partite totali con 35 vittorie. Indoor è andato in crescendo con sconfitta immediata da Fognini a Stoccolma, terzo turno con Goffin a Basile e vittoria a Bercy; non ce ne voglia il buon Jack che è sicuramente un grande atleta e professionista, ma Edmund, Pouille, Verdasco, Benneteau e Kraijnovic capitano una volta nella vita in un Master 1000.
Concludiamo la nostra rassegna di presentazione con un confronto tra gli scontri diretti. Il giocatore messo meglio di tutti è Nadal con un saldo positivo nei confronti di ogni avversario compreso Federer (23-15) per un totale di 52 vittorie e 19 sconfitte (0 con Sock, Goffin e Zverev). Al secondo posto Federer negativo con Nadal, Thiem (solo 1-2 però) e pari con Zverev (2-2). Nessuna sconfitta invece con Goffin, Sock e Dimitrov. Un po’ a sorpresa quelli messi peggio sono Dimitrov e Cilic. Il primo ha un record positivo solo con Goffin mentre il secondo proprio contro Dimitrov.
Restando in ambito scontri diretti, se vogliamo affinare la nostra ricerca possiamo prendere in esami solo gli scontri diretti Indoor. Ovviamente le partite sono sensibilmente di meno ma balza immediatamente all’occhio come Federer in questo campo sia dominatore incontrastato: 12 vittorie ed una sconfitta con Nadal contro il quale è però in vantaggio 5-1. Dimitrov è l’altro giocatore che beneficia sensibilmente del “filtro Indoor” perché a parte con Federer(0-2) e Nadal(0-2) ha un saldo positivo contro tutti gli altri giocatori presenti (0-0 con Thiem).
Ora parola al campo e…
God Save the Master
Pronostico finale: Federer - Dimitrov
ATP Master 1000 di Parigi Bercy, ultimo grande appuntamento della stagione regolare antecedente alle Finals, che giunge oggi al suo epilogo, offrendoci la più inaspettata tra le finali, che ha visto contrapposti l’americano Jack Sock e la sorpresa del torneo Filip Krajinovic.
Puntuale come le zucche di Halloween accese in molte case con bambini, inizia nell’ultima domenica di ottobre l’ultimo Master 1000 dell’anno: Parigi Bercy. Purtroppo sembra che anche quest’anno saranno maggiori gli “scherzetti” dei “dolcetti” visto che la lista dei forfait illustri è praticamente infinita. E purtroppo potrebbe non fermarsi qua dato che Roger Federer sembra possa togliersi dal main draw, soprattutto dopo la vittoria a Basilea.
Sicuramente le assenze di Djokovic, Murray, Nishikori, Wawrinka e Raonic erano note da tempo; ciononostante L’ATP e gli organizzatori del torneo parigino devono fare una riflessione attenta non solo riguardo la data della manifestazione, ma anche sulla superficie di gioco: come già evidenziato lo scorso anno, a Shangai si gioca su campi molto veloci, i più veloci dell’intero panorama Master 1000 e anche Vienna e Basilea si avvicinano molto a questi parametri; Parigi al contrario, anche su indicazione della federazione per assecondare le caratteristiche tecniche di alcuni suoi atleti, ha optato per una superficie decisamente più lenta. Questo potrebbe scoraggiare ancor di più Federer, atteso poi dalle Finals a Londra che, come noto, si giocano su campi decisamente rapidi.
Inoltre, a livello di calendario - nonostante si tratti di un Master 1000 - Parigi si trova un po’ rinchiuso tra le Finals di Londra e i tornei comunque ricchi di Basilea e Vienna che per diversi motivi attirano parecchi giocatori importanti. In questo periodo dell’anno chi dovesse arrivare con tante (troppe?) partite giocate nelle ultime settimane potrebbe decidere di anticipare le vacanze o prendere una piccola pausa in viste del Master finale. Potrebbe essere il caso di Juan Martin Del Potro che nell’ultimo mese ha giocato ben 14 partite raggiungendo la semi a Shangai, la vittoria a Stoccolma e la finale persa a Basilea. Per un giocatore come lui, spesso infortunato, e che non è mai riuscito a dare continuità alle presenze nel circuito, potrebbe essere un surplus di lavoro che lo consiglierà di togliersi dal tabellone. Discorso analogo proprio per Federer che ha riposato la settimana di Stoccolma ma negli ultimi due tornei è sempre arrivato in finale: alla sua età, con le sue condizioni fisiche (schiena non più così elastica) e con i suoi obiettivi (vincere il Master di Londra), saltare Bercy potrebbe essere un male necessario.
Chi non dovrebbe avere problemi di questo tipo è Rafa Nadal che, una volta tanto nella sua carriera, può disputare un finale di stagione abbastanza integro fisicamente. Non gioca dalla finale persa di Shangai e quindi potrebbe essere il più fresco. Sicuramente i tornei indoor non sono tra i suoi favoriti ma potrebbe arrivare in fondo per “assenza di competitors”.
Tra i possibili protagonisti va incluso sicuramente Jo Tsonga che è indubbiamente il giocatore più on fire del circuito insieme a Del Potro. Il francese è reduce da una pessima stagione per i suoi standard ma quest’ultimo mese e l’aria di casa potrebbero incrementare il suo livello di gioco e di conseguenza le sue ambizioni di vittoria. Al contrario tra i giocatori di vertice stanno deludendo molto negli ultimi tornei Thiem e Alexander Zverev. Il primo addirittura ha vinto un solo match negli ultimi 5 tornei disputati e non sembra avere la condizione e la fiducia necessaria per essere un protagonista fino in fondo a questo torneo. Il tedesco Zverev sta forse pagando le molte partite stagionali e trovarsi al numero 5 della classifica ATP con qualche mese d’anticipo (causa assenze di Djokovic, Murray, Wawrinka e Raonic) potrebbe averlo leggermente destabilizzato mettendolo al centro di una pressione troppo grande da gestire. Outsiders potrebbero essere Cilic, in ripresa dopo la finale di Wimbledon e il concomitante infortunio, e Dimitrov che ha trovato un minimo di continuità a partire dagli US Open.
Non va certo dimenticato il giovanissimo Shapovalov, brillante astro nascente del tennis mondiale; il giovane canadese potrebbe essere la speranza di uscire dall’oligarchia dei soliti noti. Il biondo mancino gioca un tennis brillante e in questo momento sembra l’unico vero teen rival di Alexander Zverev. Purtroppo per lui il tabellone non è dei benevoli: Benneteau al primo turno è più insidioso di quel che dice la classifica e Tsonga al secondo turno sembra chiudergli un po’ le porte in faccia.
Continuando ad analizzare il tabellone, Rafa Nadal può ritenersi decisamente fortunato. Bye al primo turno, Chung al secondo, Ramos con tutta probabilità al terzo sono gli unici ostacoli prima dei quarti di finale dove potrebbe incontrare uno tra Querrey e Carreno Busta: trattandosi di un Master 1000 c’è da leccarsi le dita. Federer - ammesso che partecipi e non ne siamo così sicuri… - avrebbe ipoteticamente un cammino leggermente più complicato anche se Feliciano Lopez sembra sul viale del tramonto e Jack Sock non riesce a mai a fare quell’ulteriore passo avanti per inserirsi con più stabilità tra i migliori. Thiem, se si riprende, o Anderson l’avversario dello svizzero nei quarti. La testa di serie numero 3 è Marin Cilic che approfitterà di un bye al primo turno e giocherà con un qualificato al secondo. Terzo turno con Bautista Agut mentre nei quarti affronterà il vincente dello spot di tabellone più incerto con Tsonga, Goffin, Mannarino e Shapovalov. Nell’ultimo quarto che prendiamo in esame il capofila è Alexander Zverev. Il tedesco di origini russe dovrà sudare le proverbiali sette camice se vuole uscire indenne da una fetta di tabellone molto complicata; Steve Johnson al secondo turno è sempre un avversario scomodo ma è il terzo turno il punto cruciale del tabellone. Infatti sulla sua strada potrebbe esserci Del Potro o, in caso di rinuncia, Gael Monfils. Il francese è sempre imprevedibile ma in patria riesce sempre ad esprimersi al meglio. Quarti di finale con Dimitrov che deve superare i non facili ostacoli Gasquet e uno tra Schawartzmann e Isner.
Un solo italiano in tabellone: Paolo Lorenzi. Primo turno molto difficile con Monfils per il nostro portacolori che onora fino all’ultimo una stagione molto positiva. Fognini ha anticipato di una settimana le vacanze mentre Fabbiano e Seppi sono stati eliminati al primo turno delle qualificazioni. Che dire, peggio di così è molto dura.
Probabili quarti
Nadal – Querrey
Del Potro – Dimitrov
Tsonga – Cilic
Anderson - Pouille
Finale Australian Open 2017: il sogno collettivo di rivedere e testimoniare una presenza congiunta dei due portenti indiscussi della racchetta, trova un risvolto empirico nell’atto conclusivo del primo Slam stagionale, incipit dell’evoluzione postuma a tale evento, nonché microcosmo premonitore della meravigliosa stagione che avremo assistito di lì a breve.