Sono terminati quest’oggi i tornei della penultima settimana di settembre. In campo maschile gli atleti erano impegnati nei 250 di St. Petersburg e di Metz.
Iniziamo proprio dal torneo disputatosi sul cemento russo, dove erano impegnati tre nostri atleti: Fabio Fognini, Paolo Lorenzi e Thomas Fabbiano. Il numero 1 d’Italia, chiamato a riscattare la propria immagine e a ritrovare sensazioni positive con il Mondo del tennis, è stato collocato nella parte alta del tabellone, guidata da Roberto Bautista Agut. Dopo un difficile esordio contro Youzhny e un’agile vittoria contro Berankis, è riuscito a raggiungere il principale ostacolo all’ambita finale: lo spagnolo, testa di serie numero 1 del torneo. Fabio è riuscito a ribaltare il pronostico e il risultato. Nel primo set Bautista Agut l’aveva letteralmente messo alle corde con un impetuoso 6-2, ma il tennista ligure è riuscito a reagire, imponendo un periodico ed emozionante 7-6, 7-6.
Non particolarmente fortunati nel sorteggio gli altri due italiani. Lorenzi è stato sconfitto al primo turno da Zhumur, vincitore del torneo, mentre Fabbiano è uscito al secondo turno contro Struff, semifinalista, dopo aver superato in due set Danil Medvedev. Il tedesco, giustiziere di Thomas, è stato in grado di eliminare dal torneo anche Jo-Wilfried Tsonga, in tre combattutissimi set, prima di cedere dinnanzi al giocatore più in forma della settimana. Il bosniaco Dzumhur è riuscito ad imporsi in finale contro Fabio con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-2 contro Fognini. L’azzurro è comunque riuscito a risollevare se stesso dopo il polverone scatenato durante lo US Open. Chissà che la strigliata dell’ambiente a lui circostante non gli abbia fatto bene.
In territorio francese erano invece impegnati Simone Bolelli, Andreas Seppi e Alessandro Giannessi, usciti tutti al primo turno del torneo di Metz. Il tabellone era invaso dalla presenza di tennisti francesi, su tutti Pouille, Gasquet, Simon e Paire. L’ultimo tra loro è stato quello che ha maggiormente esaltato il suo pubblico. A dispetto delle frequenti prestazioni altalenanti, è riuscito a raggiungere una prestigiosa finale dopo aver eliminato dal torneo la testa di serie numero 2, David Goffin. Contro ogni pronostico il torneo è però stato vinto da un qualificato dal nome impronunciabile proveniente dalla Germania: Peter Gojowczyk. Il ventottenne di Dachau ha sfoderato forse il miglior tennis della sua carriera, riuscendo a sconfiggere in semifinale il connazionale Mischa Zverev e in finale Benoit Paire, con il punteggio di 7-5, 6-2.
In campo femminile, le tenniste si sono divise tra i tornei di Seoul, Guangzhou e Tokyo. Il torneo cinese è stato vinto da Shuai Zhang. 6-2, 2-6, 6-2 il punteggio della finale contro Krunic. Il torneo coreano è stato dominato dalla giovane Jelena Ostapenko. La campionessa in carica del Roland Garros era la giocatrice di maggior classifica presente in tabellone ed è riuscita a rispettare i pronostici che la volevano vincitrice. Jelena ha giovato dell’uscita prematura dal torneo delle sue principali avversarie: Bertens e Pliskova. La finale, valida per la conquista del titolo è stata da lei vinta in tre set contro la brasiliana Haddad Maia.
Per quanto riguarda il torneo giapponese, quello di maggior prestigio tra i tre, è stato vinto da Caroline Wozniacki. La tennista danese ha domato tutte le avversarie presentatesi al suo cospetto. Impressionante la prova di forza fornita contro la testa di serie numero 1 del torneo, Garbine Muguruza: 6-2, 6-0 il punteggio del big match. Ugualmente sorprendente il punteggio della finale contro Pavlyuchenkova (6-0, 7-5), che aveva eliminato in semifinale Kerber.