Articoli e saggi sul gioco del tennis e sui suoi protagonisti, uno sguardo rigoroso e scientifico su tutto quanto accade nel campo da gioco e intorno.
Con le odierne finali dei tabelloni di singolare maschile e femminile e dei doppi femminile e misto si è concluso il programma Olimpico di tennis. Ricordiamo che già nella giornata di venerdì si era vissuto il prologo delle medaglie con la finale del doppio maschile. Senza voler entrare nel dettaglio tecnico/tattico dei singoli match proviamo ad analizzare quanto successo a Rio de Janeiro sviluppando alcuni temi degni di nota emersi in questi giorni di tennis olimpico.
Il primo semestre del 2016 è andato in archivio con la vittoria di Andy Murray sui prati londinesi di Wimbledon, e la coppa alzata al cielo da parte dello scozzese rimarrà una delle immagini di questa prima metà dell’anno.
Tra gli aspetti alla base della prestazione nel tennis, la strategia, la tattica e le abilità mentali, condividono nell’immaginario comune, e troppo spesso nel lavoro di campo, diverse caratteristiche: sono considerati fondamentali (e come potrebbe essere diversamente) ma spesso trascurati nei piani di formazione e di allenamento.
Calcio, Tennis, Rugby sono solo alcuni degli Sport che la Gran Bretagna sostiene, con abbondante ragione, di aver inventato, esportato e reso famosi in tutto il mondo. I primi club, le prime squadre, i primi tornei e campionati hanno visto la loro alba sotto il cielo spesso plumbeo d’oltre Manica.