Indian Wells è una località che si trova nei pressi di San Diego e di Los Angeles. Un luogo dove risiedono alcuni tra i più ricchi uomini degli Stati Uniti. Il clima mite nella tranquilla Contea del Riverside, all’interno della Coachella Valley tra le località di Palm Desert, La Quinta e Palm Springs, fanno di Indian Wells un sito dall’attrattiva irresistibile per chi può permettersi un ritiro dorato e ama praticare sport.
Del resto, Indian Wells propone uno degli eventi più importanti del calendario internazionale del tennis, il BNP Paribas Open. Un torneo che vede gareggiare da anni le migliori racchette del mondo, sia in ambito maschile che femminile. In principio però la manifestazione non era combinata, uomini e donne giocavano in eventi separati. Il torneo maschile nacque per primo, nel 1974 a Tucson in Arizona, e vide il trionfo del mitico “baffo” John Newcombe sull’indimenticabile Arthur Ashe. Il premio in denaro del vincitore fu di 25.000 dollari.
Nel 1976 l’evento andò in California nella sede di Palm Springs per poi trasferirsi nel 1979 nella vicina località di Rancho Mirage. La migrazione continuò nel 1981 verso La Quinta per atterrare infine a Indian Wells nel 1987.
Da segnalare come la competizione, in ambito maschile, abbia subito modifiche circa la distanza con cui venivano disputate le partite della finale.
Infatti, dal 1985 al 2001 e nel 2005 e 2006, gli incontri si disputarono al meglio dei cinque set. Il torneo è stato vinto da numeri uno del calibro di Newcombe, Connors, Becker, Edberg, Courier, Sampras, Agassi, Hewitt, Federer, Nadal, Djokovic.
I fondatori dell’iniziativa sono stati rispettivamente il campione americano Charlie Passarel e il sudafricano Ray Moore che nel tempo hanno fatto del torneo un appuntamento di assoluta avanguardia, e per questa ragione nel 2000 realizzarono il meraviglioso impianto Indian Wells Tennis Garden. Di fatto il torneo, classificato come ATP Master 1000, è stato votato dai giocatori negli ultimi anni come il migliore della sua categoria.
La versione femminile invece vide le tenniste iniziare nel 1989 già nella località di Indian Wells certificando la vittoria della bulgara Manuela Maleva. Le grandi campionesse che si sono susseguite nell’albo d’oro sono state la Navratilova, la Seles, la Graf, la Davenport, la Hingis, Serena Williams, la Clijsters, la Sharapova. Il torneo femminile oggi è parte della categoria WTA Premier Mandatory, la più esclusiva dietro gli Slam. Da ricordare il successo di Flavia Pennetta nel 2014 unica tennista italiana ad aver firmato il torneo.
Pertanto, nel 1996 il torneo maschile e femminile si sono combinati in un unico appuntamento e nel 2009 il miliardario americano Larry Ellison, proprietario della Oracle Corporation, acquistò l’evento dai fondatori Charlie Passarell e Ray Moore.
I campioni in carica sono attualmente il serbo Novak Djokovic e la rumena Simona Halep che dovranno respingere gli assalti alle rispettive corone. Il torneo oggi prevede nelle rispettive gare maschili e femminili la partecipazione di 96 tennisti per ciascuno dei due tabelloni principali di singolare che si sviluppano durante due settimane di gare. Un fatto che colloca il torneo, a livello di importanza, a ruota delle prove del Grande Slam.
Questo appuntamento oggi raccoglie l’eredità del tennis californiano che storicamente ha reclutato buona parte dei migliori talenti americani. A quel tempo nella località di “La Jolla” vicino a San Diego, insegnava uno dei coach più famosi del mondo, la signora del tennis Eleanor Tennant. Non lontano da “La Jolla” si trovava anche la scuola di Pancho Segura, uno dei più grandi campioni e maestri di ogni tempo. Di fatto la California è stata fucina di tennisti leggendari tra i quali ricordiamo Maurice McLoughlin, Helen Wills, Donald Budge, Alice Marble, Bobby Riggs, Maureen Connolly, Jack Kramer, Pancho Gonzales, Stan Smith, Billie Jean King, Tracy Austin, Lindsay Davenport e Pete Sampras. Inoltre come dimenticare giocatori californiani d’adozione che si sono formati tennisticamente nelle varie università? Per fornire al lettore un semplice esempio ricordo Arthur Ashe presso la UCLA, Jimmy Connors a Berkeley, John McEnroe a Stanford.
In conclusione, è importante ribadire come da questa terra di sole, di mare e dolci colline, il tennis si sia diffuso ben oltre i suoi orizzonti sconfinando nella cultura e nel costume, lasciando tracce profonde nella memoria d’America. Ma questa faccenda, cari amici, è tutta un’altra storia.