Il tennis è fra gli sport più praticati dai bambini, preadolescenti e adolescenti in molti Paesi del mondo. Da quando mi occupo di questo sport ho dovuto far fronte ad un luogo comune che è stato diffuso in maniera erronea da molti medici di base, pediatri e ortopedici nel nostro e in altri paesi: “essendo il tennis uno sport asimmetrico è pericoloso per lo sviluppo normale della colonna vertebrale”. Detto che non c’è una ricerca scientifica che dimostra questa credenza, il recente studio di Zaina, Donzelli, Lusini, Fusco, Minnella, Negrini ha dimostrato l’esatto contrario.
Il lavoro che è stato pubblicato di recente su European Spine Journal, una delle riviste più prestigiose del settore, aveva lo scopo di verificare se i tennisti agonisti preadolescenti presentassero dismorfismi e paramorfismi della colonna vertebrale e/o dolori lombari simili, inferiori o superiori ad una popolazione scolastica di pari età. Sono stati esaminati 102 tennisti, 52 ragazze e 50 ragazzi di circa 12 anni e i loro risultati sono stati confrontati con un gruppo di pari età composto da 203 ragazzi dei quali 102 erano femmine.
In un primo momento i ragazzi hanno compilato un questionario dal quale si è evidenziato il livello di criticità del tratto lombare. Successivamente sono stati sottoposti al protocollo scientifico ISICO per le deformità vertebrali che potete consultare a questo link. Il protocollo è in grado di individuare eventuali problemi di scoliosi, cifosi e lordosi.
I risultati dell’angolo di rotazione del tronco (ATR), che evidenzia una eventuale scoliosi, potete consultarli nella tabella sottostante:
TENNIS | SCUOLA | |
FEMMINE | 3.2° ± 1° | 2,8° ± 1° |
MASCHI | 2.8° ± 1° | 2.6° ± 1° |
Per quanto riguarda il gruppo femminile, i risultati mostrano differenze non significative. Opposto è il verdetto per i colleghi di sesso opposto. Per quanto riguarda cifosi e lordosi, nulla di preoccupante è emerso dal test. Per quel che concerne il dolore lombare i risultati dei questionari hanno mostrato risultati molto simili, ma una differenza significativa è stata riscontrata nella limitazione delle attività quotidiane, limitazione risultata molto più alta nei tennisti che nel gruppo di controllo.
A conclusione della loro ricerca i colleghi italiani hanno messo in evidenza come l’ipotesi formulata da molti per un lungo periodo, cioè che il tennis è uno sport asimmetrico e quindi provocherebbe disfunzioni alla colonna vertebrale, è priva di un riscontro scientifico. Hanno invece affermato che il tennis è assolutamente uno sport sicuro che non comporta alcun rischio di deformità della colonna vertebrale.
Gli stessi studiosi in un precedente lavoro del 2015, hanno preso in esame un gruppo di nuotatori agonisti di 12 anni ai quali hanno fatto gli stessi test (questionario più protocollo ISICO). I risultati hanno evidenziato un aumentato del rischio di asimmetrie del tronco e di ipercifosi mostrando anche una maggiore prevalenza di dolori lombari nelle nuotatrici femmine. E adesso chi glielo dice ai medici italiani?