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Continua a parlare spagnolo la stagione sulla terra battuta, e non solo per il protagonista finora assoluto della superficie in esame Rafael Nadal. Infatti sta per prendere il via il combined di Madrid, secondo appuntamento terraiolo dei Master 1000. Il torneo di Madrid è sicuramente il più anomalo di quelli che si giocano sul mattone tritato per diversi motivi.

Innanzitutto è uno dei più recenti, avendo modificato data e superficie soltanto nel 2009 passando dal cemento indoor nel mese di ottobre alle attuali ambientazioni. Non va inoltre dimenticato l’esperimento terra blu del 2012 - esperimento abortito dopo un solo anno senza grandi rimpianti e poi definitivamente bandito dall’ATP nel 2013. Una delle peculiarità di questo appuntamento è rappresentata sicuramente dall’altitudine (667 s.l.m.) della capitale spagnola, fattore che sicuramente influenza la caratteristica del gioco diminuendo l’attrito offerto dall’aria alla palla in volo aumentandone così velocità e rotazioni rispetto alle caratteristiche standard. Non a caso, in questo torneo, Nadal non ha ottenuto gli stessi spaventosi numeri che in altri tornei on clay fermandosi “solo” a 3 vittorie e 3 finali: risultati straordinari per il 99% dei tennisti professionisti, ma non per lui in grado di raggiungere la “decima” sia a Montecarlo che a Barcellona con possibilità reali di triplicare questo record anche al Roland Garros (mentre a Roma è fermo, si fa per dire, a 7). Al contrario, hanno vinto molto a Madrid rispetto ad altri tornei sulla terra alcuni suoi rivali come Federer e Murray trionfanti nel 2008-2009-2012 e 2015. Anche in campo femminile c’è stata qualche vittoria un po’ a sorpresa come quelle di Safina e Kvitova (2 volte) non certo specialiste degli scambi lunghi e delle corse a perdifiato.

Questa edizione del Madrid Mutua Open sarà, a prescindere dai risultati, un’edizione particolare perché per la prima volta dopo 11 anni vedrà l’ex numero 1 al mondo Novak Djokovic senza il suo storico staff di allenamento. Infatti il giocatore serbo ha annunciato proprio in queste ore la separazione consensuale da Vajda&Co., ufficialmente per cercare nuovi stimoli e nuove energie per ribaltare una situazione che lo sta vedendo in crisi di risultati e di identità. Vedremo chi prenderà un posto ambito e pericoloso e, soprattutto, se questo cambiamento sarà d’aiuto per Nole cosi come lo è stato per Federer e Murray con gli arrivi di Ljubo e Lendl. In campo femminile non potrà difendere il titolo sua altezza Serena Williams prossima mamma e a rimpiazzarla, quantomeno dal punto di vista mediatico, ci penserà nientemeno che Maria Sharapova. La russa è rientrata a Stoccarda dopo la nota vicenda Meldonium e anche a Madrid ha ricevuto una Wild Card che continua a far discutere. Ognuno, dai tifosi ai tennisti, sino ai direttori di torneo passando per i giornalisti sta prendendo posizione sull’argomento; c’è chi etichetta la siberiana come imbrogliona (Bouchard), e altri come la più forte tennista al mondo (Budge, direttore del torneo di Auckland): in ogni caso i tornei stanno ottenendo pubblicità (buona o cattiva è pur sempre pubblicità) che ne aumentano visibilità ed interesse, e di conseguenza guadagno.

Rimanendo in campo femminile, questo Premier Mandatory, vedrà ai nastri di partenza molte giocatrici in grado di poter portare a casa il bottino grosso. L’assenza per dolce attesa di Serena Williams aumenta sensibilmente le possibilità di ognuna visti anche i risultati altalenanti delle sue possibili eredi; il ritiro di Radwanska, oltre all’assenza per maternità della Azarenka, non fanno che incrementare questa sensazione di incertezza generale e di conseguenza anche di interesse. La testa di serie 1 sarà la tedesca Kerber, ancora lontana dalla forma dello scorso anno. Per lei inizio di tabellone relativamente semplice nei primi due turni con all’orizzonte terzo turno Maria Sharapova; la russa potrebbe in realtà essere la vera favorita del torneo: a Stoccarda al rientro ha dimostrato subito di essere già all’altezza delle migliori e la voglia di riscatto, unito ad un timore referenziale mai cessato, potrebbe essere un quid decisivo. L’inizio di torneo per lei sarà comunque complicato già dalle prime battute con l’ostacolo Lucic al primo turno e una tra Bouchard e Cornet al secondo. Sia la canadese che la francese sembrano in declino nonostante la giovanissima età e l’eventuale match potrebbe essere più interessante per i risvolti extra-tennistici che per quanto si vedrà in campo. Altra favorita è sicuramente la Pliskova, testa di serie numero 2 che potrebbe trovare giovamento dalle condizioni ambientali di Madrid. Tra l’altro il suo spot di tabellone non sembra essere dei più complicati quantomeno fino ai quarti di finale dove potrebbe incontrare Garbine Muguruza. La spagnola quando si gioca su terra rossa è di diritto una delle favorite assolute (fosse anche solo per la vittoria allo scorso RG), ma quest’anno non ha ancora trovato quella continuità di rendimento e risultati che al momento le stanno rallentando la scalata al vertice assoluto della WTA come molti prevedevano. Interessante per gli appassionati sarà il suo primo turno contro la promessa mai realmente sbocciata Bacsinszky. Scorrendo l’entry list non si possono dimenticare Halep, Wozniaki e Konta: per tutte però tabellone impegnativo già dai primissimi turni e, comunque, soltanto una di loro potrà accedere eventualmente alle semifinali visto il loro posizionamento nello stesso quarto. Come outsider citiamo Cibulkova e Kuznetsova che, pur non avendo mai i favori del pronostico, mantengono uno standard di risultati sempre molto alto. Difficile prevedere nomi diversi per la vittoria finale. Ci azzardiamo a dire che la sorpresa potrebbe essere il ritorno di Jelena Jankovic (subito però contro Cibulkova) perché anche tra le più giovani non sembra esserci qualcuna con il potenziale adatto; vale comunque la pena buttare l’occhio su Cici Bellis, talentuosa americana, entrata nel main draw grazie alla sua classifica senza bisogno di WC. Per quanto concerne i colori azzurri ci dobbiamo affidare alle solite note: Vinci entrata di diritto in tabellone, Schiavone grazie ad una meritata Wild Card visti gli ottimi risultati di questa primavera ed Errani costretta ad iniziare addirittura dalle qualificazioni (tra l’altro con tabellone complicato visto primo turno con Parmentier e due partite da disputare in un giorno). Schiavone sembra avere il primo turno migliore contro una qualificata per poi incontrare con ogni probabilità Vesnina. Per la Vinci grandissimo risultato al primo turno con la vittoria in questi minuti su Daria Kasaktina, n. 18 WTA ed astro nascente del tennis mondiale. Non fortunata la tarantina nel sorteggio con Halep al secondo turno.

Previsione QF: SHARAPOVA-KUZNETSOVA, JANKOVIC-KEYS, WOZNIAKI-HALEP, MUGURUZA-PLISKOVA

Passando al tabellone maschile ovviamente il favorito assoluto è Rafael Nadal. Record frantumati sulla terra rossa e condizione tennistica-emotiva ad alti livelli lo mettono in cima alla lista dei pretendenti alla vittoria finale. Se c’è un torneo dove può essere vulnerabile sulla terra è però proprio quello madrileno. Le condizioni non sono le più adatte al suo gioco e nell’ultimo periodo ha giocato molto considerando i due Master 1000 americani e il back to back Montecarlo-Barcellona e le previsioni con Roma e Parigi sono di una stagione full time. Al suo primo turno potrebbe esserci nientemeno che Fognini, talmente incostante da poter perdere in meno di un’ora o compiere l’impresa del torneo; successivamente bella sfida di generazione e di stili con Nick Kyrgios per poi affrontare nei quarti uno tra Goffin e Raonic. Il tabellone quindi è estremamente complicato e se dovesse uscirne vincitore dimostrerebbe veramente di essere tornato il giocatore di qualche anno fa. In generale possiamo comunque sottolineare la difficoltà e l’equilibrio di questo main draw con primi turni di livello assoluto e secondi turni che potrebbero essere tranquillamente delle finali negli ATP 250: Gasquet-Pouille, Dimitrov-Bautista Agut, Verdasco-Zverev, Tsonga-Ferrer e Nishikori-Ramos solo per citarne alcuni. I grandi favoriti (Murray e Djokovic oltre al già citato Nadal) dovranno quindi dimostrare di essere in forma per superare questi difficili scogli già dai primi turni se vorranno aspirare al bottino grosso. Murray ha una buona tradizione in questo torneo e sembra essere sulla strada giusta dopo l’infortunio e la pausa forzata di Marzo. Al contrario Nole non sembra aver ancora intrapreso il percorso corretto atto a tornare agli splendori di un tempo. Sarebbe però masochistico non affrontarlo pensando che possa ritrovare il gioco che fu “sottovalutando” uno dei più grandi di sempre. Ci si attende molto anche da Thiem e Wawrinka che potrebbero avere le caratteristiche adatte a questo torneo. Caratteristiche adatte a tutti i tornei sono quelle di Alexander Zverev ancora alla ricerca della consacrazione definitiva e atteso da uno spot difficilissimo con Verdasco, Cilic e Berdych. Difficile uscirne, ma non è detta l’ultima parola….

Attesi ad una conferma anche Pouille, Sock e Goffin, mentre grande incertezza ruota attorno ai francesi (Tsonga, Monfils e Gasquet), a Raonic e Nishikori che si sono un po’ defilati negli ultimi due mesi. Come accennato il solo Fognini difenderà i colori azzurri dopo il ritiro dell’ultimo istante di Lorenzi (assieme a quasi tutta la pattuglia americana). Parlare di Fabio e di quello che potrà e non potrà fare è come giocare il superenalotto: non sai mai che numero uscirà. Vediamo se sarà quello buono. In ogni caso è in arrivo la sua vittoria più grande, il primo figlio con Flavia Pennetta e per questo gli facciamo un grosso augurio.  Andreas Seppi è costretto a partire dalle qualificazioni con un tabellone abbordabile e in caso di passaggio a quello principale, il solo Berdych sembra essere un ostacolo difficilmente superabile tra i papabili avversari.

Previsione QF:   MURRAY-THIEM, WAWRINKA-BERDYCH, GOFFIN-NADAL, TSONGA-DJOKOVIC

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