Siamo ancora tutti sommersi dalle grandi emozioni regalateci da quella che è già da considerarsi una storica finale tra Federer e Nadal, che ha visto lo svizzero tornare tra i primi 10 giocatori al mondo, nonché impreziosire la sua leggenda con il diciottesimo trofeo dello Slam; tuttavia il tennis non si ferma e questa settimana il circuito WTA ci offre due tappe intermedie, in avvicinamento ai due prossimi grandi eventi di Indian Wells e Miami.
Il primo di questi due appuntamenti è il torneo 125 OEC di Taipei; manifestazione piuttosto giovane essendo parte del circuito solamente dal 2007 e che può vantare tra le vincitrici nomi come Kristina Mladenovic, Timea Babos e Shuai Peng.
Ultima vincitrice nel 2016 è stata la russa Evgenya Rodina, impostasi per 6/4 6/3 sulla tennista di casa Chang.
Un tabellone più che discreto che vede l’ucraina Elina Svitolina comandare la lista delle teste di serie, ma particolare attenzione andrà rivolta anche alla francese Caroline Garcia, autrice di ottime prestazioni nella passata stagione, alla wild card Samantha Stosur, così come all’americana Shelby Rogers e per quanto riguarda noi in particolare alla nostra connazionale Francesca Schiavone.
Open, quello di Taipei, che vede il proprio svolgimento dal 28 gennaio al 5 febbraio; andiamo quindi a dare un’occhiata su quanto accaduto in questi primi 4 giorni di competizione.
Primi turni suddivisi tra le giornate di domenica e di lunedì (ora locale); prime ad accedere agli ottavi di finale le teste di serie numero 4 e 5 Anastasija Sevastova, vittoriosa in soli due set ai danni della giapponese Kato, e Katerina Siniakova, ventenne ucraina di buone prospettive, che ha trovato qualche difficoltà in più nell’affrontare la kazaca Galina Voskoboeva, ma comunque abile a spuntarla al terzo set, con il punteggio di 5/7 6/4 6/2.
Buono l’esordio anche per la numero 38 del mondo Misaki Doi, passata sulla connazionale Nao Hibino, al termine di un match combattuto, protrattosi sino al terzo set.
Conclude la domenica in bellezza Shelby Rogers, che dopo aver raggiunto il suo risultato migliore agli Australian Open, approdando al secondo turno, si regala un’ulteriore soddisfazione sconfiggendo agevolmente la wild card Lee, imponendosi per 6/3 6/4.
Seconda giornata di primi turni che ha avuto sicuramente come protagoniste le teste di serie numero 1 e 2 Svitolina e Stosur, rispettivamente impegnate contro la Elina Rodina e la montenegrina Danka Kovinic.
Spettatrice non pagante, la campionessa in carica si è vista costretta solo ad assistere allo spettacolo dell’ucraina, che la fa fuori in meno di un’ora di gioco, 6/0 6/3 l’impietoso punteggio.
Colleziona qualche game in più la Kovinic, ma il risultato non cambia; accede al secondo turno Samantha Stosur per 6/2 6/4.
Day 2 che è stato anche il giorno dell’esordio della Schiavone, contrapposta alla qualificata Jakupovic.
Primo set molto equilibrato in cui Francesca è riuscita ad esprimere per lunghi tratti il proprio tennis; tuttavia appare sempre più evidente come ormai la milanese abbia un’autonomia ridotta nel proprio motore, a 36 anni non gode della struttura antropometrica della Williams e nel secondo set si palesano gli 11 anni che separano le due contendenti.
Purtroppo saluta dunque al primo turno la Schiavone, eliminata con il punteggio di 7/6 6/3.
Un tabellone senza dubbio molto più avvincente e competitivo quello che caratterizza in secondo appuntamento settimanale, ovvero il St. Petersburg Trophy, quest’anno alla sua ottava edizione.
Tra i partecipanti figura la nostra Roberta Vinci, campionessa in carica, determinata a confermare il successo ottenuto lo scorso anno ed a riscattare una prova australiana piuttosto deludente.
Primo turno non dei più agevoli per l’azzurra, che ritrova l’ungherese Timea Babos a distanza daun anno dal loro ultimo incontro, avvenuto proprio su questi campo nel corso dei quarti di finale della passata edizione.
Come nel precedente, anche questa volta le due tenniste hanno inscenato una battaglia nella quale alla potenza dell’avversaria la pugliese ha contrapposto la propria sagacia strategico-tattica, oltre ad una migliore mobilità.
Dopo oltre 2 ore e tre set giocati è ancora una volta Roberta a ritrovarsi con le braccia al cielo e ad accedere al secondo turno per 6/3 3/6 6/4.
Già qualificate per gli ottavi, mediante bye, invece sono le 4 principali teste di serie del torneo: Simona Halep, Dominika Cibulkova, Svetlana Kuznetsova e Venus Williams.
La rinascita di Venus a quasi 37 primavere, tornata a disputare una finale Slam dopo quasi 8 anni, denota uno splendido momento di forma per una delle leggende del tennis americano e femminile in assoluto, tuttavia racconta anche di un momento di flessione nel livello generale della categoria, un’incertezza che rende arduo il compito di pronosticare quale tra queste campionesse possa essere la vera favorita per la vittoria finale.
Attenzione però alla sorpresa; da oltre una stagione vi stiamo ormai raccontando del talento cristallino della russa Daria Kasatkina.
La giovane tennista classe 1997 si vedrà impegnata in un primo turno piuttosto insidioso contro la rossocrociata Belinda Bencic e qual’ora dovesse farcela a raggirare questa prova e l’eventuale ottavo di finale che la vedrà contrapposta alla poco quotata Natalia Vikhlyantseva, troverà sulla sua strada l’ostacolo Halep, reduce dalla seconda eliminazione consecutiva al primo turno in quel di Melbourne.
Parte alta appesantita anche dalla presenza della Williams e della stessa Vinci, possibili avversarie ai quarti di finale; insomma la strada è lunga e tortuosa, ma visto lo scoppiettante inizio di questo 2017 nessuna opzione sembra essere preclusa.