La prima settimana dello Slam australiano, o “aussie” se preferite, si accinge a volgere verso la sua naturale conclusione con un menù di terzo turno opulento di incontri prelibati, cucinati ad hoc per i cultori della disciplina: a cominciare da alcuni antipasti sfiziosi quali le sfide tra Jankovic e Kuznetsova e tra Seppi e Darcis; passando attraverso portate dall’intenso aroma tennistico quali i match che vedono opposti Wawrinka a Troicki, Muguruza a Sevastova e Murray a Querrey; e culminando, dulcis in fundo, con un succulento dessert, gentilmente offerto da Federer e Berdych, degno di uno chef a 5 stelle Michelin.
Il menù del giorno è servito, signori. Ora non ci resta che degustarne le pietanze, eccitati dalla meravigliosa disposizione degli ingredienti di ciascuna.
Incominciamo dal tabellone femminile e più precisamente dall’incontro tra Eugenie Bouchard e Coco Vandeweghe, terminata con la vittoria di quest’ultima con il punteggio di 6-4 3-6 7-5. Un match contrassegnato da molti errori non forzati, fondato principalmente sull’uso massiccio dell’artiglieria pesante adoperato da entrambe le giocatrici. Bouchard, già semifinalista in Australia nel 2014, ha dovuto così abbandonare il torneo dopo aver mostrato segnali di ripresa incoraggianti a cavallo tra Sydney e Melbourne. Vandeweghe, invece, avanza alla seconda settimana, ridefinendo il proprio miglior piazzamento risalente al terzo turno del 2015 quando fu sconfitta da Madison Brengle. A sorpresa la teste di serie numero 11, ovvero l’ucraina Elina Svitolina è rimasta vittima della potenza di fuoco di Anastasia Pavlyuchenkova, numero 24 del seeding dopo una lunga lotta protrattasi sino al terzo set: 7-5 4-6 6-3 il risultato finale in favore della russa. Non ha incontrato particolari difficoltà la numero 1 del mondo Angelique Kerber nel riuscire ad avere la meglio sulla meno quotata tra le gemelle Pliskova, la mancina Kristyna, imponendosi nettamente 6-0 6-4 in nemmeno un’ora di gioco. La tedesca allunga in questo modo la sua striscia vincente a Melbourne Park, portandola a 10 vittorie consecutive, il cui inizio risale al trionfo nell’edizione precedente. Molto suggestiva, quanto scellerta, è risultata la sfida tra Svetlana Kuznetsova, numero 8 della classifica mondiale, e l’ex numero 1 al mondo Jelena Jankovic conclusasi con il successo della due volte campionessa Slam in tre set tiratissimi per 6-4 5-7 9-7. La serba ha avuto molto da recriminare, specie quando si è ritrovata a servire per il match sul 5-4 nel parziale decisivo, concedendo, complice un’indisposizione fisica della stessa, il contro break alla sua avversaria e conseguentemente anche l’incontro dopo tre ore e mezza di gioco. Procede ad un ritmo sostenuto la cavalcata di Garbine Muguruza che estromette piuttosto agevolmente la lettone Anastasija Sevastova, numero 32 del ranking, per 6-4 6-2. Tale confronto avrebbe potuto riservare diversi grattacapi per la campionessa uscente del Roland Garros, dal momento che la Sevastova le riservò una spiacevole sorpresa a Flushing Meadows lo scorso anno. Si infrangono invece le speranze di gloria della beniamina di casa Ashleigh Barty, classe 1996, contro la tedesca Mona Barthel, emersa vincitrice da una lotta serrata e ricca di emozioni decisasi al set conclusivo con il punteggio di 6-4 3-6 6-3. Gli altri risultati di giornata hanno visto la netta vittoria di Venus Williams sulla cinese Duan per 6-1 6-0 e il successo di Sorana Cirstea sulla staunitense Alison Riske 6-2 7-6.
Il leitmotiv del tabellone maschile ha rispecchiato in toto l’andamento delle teste di serie femminili, senza particolari fermenti provenienti da potenziali outsider come avvenuto in occasione dell’inaspettata sconfitta subita da Djokovic contro l’uzbeko Denis Istomin, numero 117 al mondo. Per la gioia dei colori italiani, Seppi è riuscito a centare il suo quinto ottavo di finale in un Major (due dei quattro precedenti li aveva ottenuti proprio in terra australiana nel 2013 quando fu sconfitto da Jeremy Chardy per 5-7 6-3 6-2 6-2 e nel 2015 quando Nick Kyrgios annullò due matchpoint nel tie break del quarto set aggiudicandosi l’incontro per 5-7 4-6 6-3 7-6 8-6) battendo il belga Steve Darcis in quattro set 4-6 6-4 7-6 7-6. L’altoatesino ha messo in luce le proprie doti di lottatore in occasione del contro break maturato in extremis sotto 4-5 nel terzo parziale: break che si è rivelato decisivo per la conquista del set, considerato il dominio palesato dall’italiano sia nel tie break del terzo ottenuto per 7-1 sia nel tie break del quarto vinto per 7-2. Seppi affronterà il numero 4 Stan Wawrinka, mattatore quest’oggi del serbo Viktor Troicki nonostante un inizio particolarmente problematico dipanatosi per sua fortuna in quattro parziali (3-6 6-2 6-2 7-6), eccezion fatta per il set point salvato dallo svizzero nel tie break del quarto, che potenzialmente avrebbe potuto dilungare la partita constrigendo Stanimal ad un ulteriore sforzo psico-fisico come già avvenuto nel primo turno contro Klizan. Nessuna preoccupazione per Sir Andy Murray, che con una prestazione granitica dissolve il malcapitato Sam Querrey per 6-4 6-2 6-4, acquistando così il proprio pass per la seconda settimana. Last but not least da rimarcare la sublime performance riservata da Federer agli adepti del bel gioco e ai danni di Tomas Berdych, utilizzato come cavia da laboratorio per i sadici esperimenti del Maestro, visibimente soddisfatto della propria metrica, orchestrata in maniera esemplare. Il match ha visto Federer trionfare in tre set per 6-2 6-4 6-4. A concludere questa quinta giornata sono stati gli incontri tra Tsonga e Sock, terminata con la vittoria del transalpino per 7-6 7-5 6-7 6-3; tra Mischa Zverev e il tunisino Malek Jaziri, conclusosi con il successo del fratello maggiore di Sascha Zverev per 6-1 4-6 6-3 6-0; tra Nishikori e Lacko, sfida aggiudicatasi dal tennista nipponico con un triplo 6-4 e in ultimo luogo tra Tomic e Evans, culminata con la vittoria a sorpresa del tennista brittanico per 7-5 7-6 7-6.