Si è concluso oggi il Master 1000 di Parigi Bercy, l’ultimo di questa stagione tennistica. Torneo entusiasmante e imprevedibile, che ha regalato al circuito un nuovo numero uno, Andy Murray.
L’era del tennista scozzese si è potuta aprire grazie alla sconfitta nei quarti di finale di Novak Djokovic ad opera di Marin Cilic, che gli ha fornito il match point più importante della sua carriera. In caso di vittoria in semifinale contro Raonic, sarebbe infatti diventato il nuovo leader del tennis maschile. Murray, protagonista della sua miglior stagione di sempre, non è nemmeno dovuto scendere in campo nella semifinale contro il tennista canadese, che ritirandosi a causa di un problema al quadricipite della gamba destra, gli ha consegnato l’accesso al trono.
In finale, il nuovo Re, aspettava il vincente del match tra Marin Cilic e John Isner. Nella semifinale, è stato il tennista americano ad avere la meglio, superando in due set, con il punteggio di 6-4, 6-3 il croato, appagato dalla vittoria contro Djokovic. Cilic, in difficoltà dai game di apertura, nei quali ha concesso 3 palle break non sfruttate da Isner, ha ceduto il servizio sul punteggio di 5 giochi a 4, consegnando il primo set al suo avversario. Nel secondo parziale, invece, l’americano ha ottenuto il break sul 3 pari, per poi consolidare ulteriormente il suo vantaggio, strappando nuovamente il servizio al croato nel game di risposta successivo.
Isner, approdava quindi per la terza volta in carriera in finale a un Master 1000, con l’obiettivo di rovinare la festa a Murray. Lo scozzese, rappresenta per John, l’avversario più difficile da battere per svariati motivi. Primo fra tutti il suo straordinario stato di forma, che in questo momento lo rende il giocatore peggiore da affrontare per qualsiasi tennista del circuito. Murray è inoltre il giocatore più abile a intercettare la palla in risposta e quindi il più efficacie a neutralizzare l’arma più potente di Isner: il servizio.
Nel primo set, lo scozzese sfrutta sul 3 a 2 la qualità della sua ricezione e conquista il break decisivo alla vittoria del primo parziale, che vince per 6 giochi a 3. Nel secondo set sale in cattedra il servizio dell’americano, che grazie ai suoi 18 aces trascina, come spesso gli capita, il suo avversario nella tana del tie break. Murray, per un momento cala il suo livello di concentrazione e con un doppio fallo regala a John il vantaggio decisivo alla conquista del secondo set. L’americano vince il tie break 7 punti a 4.
Nel terzo e decisivo set, Isner chiama il fisioterapista sul 2 a 1, lamentando un problema al ginocchio. Riesce a stare a galla con gli aces fino al 5 a 4, quando alla quarta palla break concessa in tutto il match, cede il servizio e perde l’incontro.
Murray supera Isner con il punteggio finale di 6-3, 6-7, 6-4 e si aggiudica il Master 1000 di Parigi Bercy, che non aveva mai vinto, celebrando come meglio non poteva fare la conquista della vetta della classifica ATP.
Per la prima volta in carriera giocherà il Master di Londra da numero uno. Gli otto partecipanti all’ultimo torneo della stagione saranno lo scozzese, Djokovic, Wawrinka, Nishikori, Monfils, Cilic, Thiem e Raonic. Quest’ultimo, a causa dell’infortunio patito nel torneo di Parigi Bercy potrebbe cedere il suo posto al ceco Thomas Berdych.
Nel torneo di Barclays, in programma dal 13 novembre, vedremo per la prima volta dopo tanto tempo un Djokovic ferito, voglioso di reagire dopo la fine della sua egemonia.