Si è concluso oggi il torneo cinese giocato sul cemento di Shanghai, penultimo master 1000 della stagione, di cui andremo ad esaminare le fasi finali.
Questi, i quattro migliori giocatori della settimana, rimasti in gara per la conquista del titolo: la testa di serie numero uno del torneo Novak Djokovic, il suo principale antagonista Andy Murray e gli outsider Roberto Bautista Agut e Gilles Simon.
Nella prima semifinale si affrontavano il serbo e il solido spagnolo, che aveva il difficile compito di alzare l’asticella del suo gioco, capitalizzando le opportunità che gli avrebbe offerto un Djokovic, ben lontano dagli standard a cui ci aveva abituato nelle ultime annate. Bautista Agut, dopo aver vinto il primo set 6-4, riesce a portarsi in vantaggio di un break anche nel secondo set, procurandosi sul 5-3 la possibilità di servire per il match. È proprio in questo momento della partita che Nole mostra di aver perso la sicurezza esecutiva, ma soprattutto mentale, che gli consentiva di schiacciare qualsiasi avversario. Dopo aver ottenuto il contro break, salvando tre match point, il game successivo cede il servizio e l’incontro allo spagnolo. Bautista Agut arriva in finale vincendo con il punteggio di 6-4, 6-4.
Nell’altra semifinale si affrontavano lo scozzese Andy Murray e l’ostico Gilles Simon, uno dei giocatori in grado di far giocare peggio i suoi avversari, grazie alle sue traiettorie basse, che non consentono di colpire la palla sopra la cintura. Il francese, autore di alcune memorabili vittorie nei confronti dei primi della classe, riesce ad essere incisivo soltanto nel primo set, che viene comunque vinto da Murray con il punteggio di 6 giochi a 3. Nel secondo parziale cala fisicamente a causa della maratona in tre set affrontata il giorno precedente contro Jack Sock e non riesce più a mettere in difficoltà il numero due del mondo. Andy Murray vince il secondo set 6-3 e vola in finale.
Per Bautista Agut, quella di Shanghai, era la prima finale master 1000 in carriera. Per questo motivo, vista anche la caratura e lo stato di forma dell’avversario, era fondamentale nell’economia del suo match un avvio senza incertezze. Lo spagnolo riesce per suo merito a rimanere attaccato allo scozzese per tutto il primo set, giocando il suo consueto tennis ordinato e pragmatico. Dopo aver concesso il servizio nel settimo gioco della partita, riesce a riagganciare Murray sul 5 pari e a trascinarlo al tie-break. Purtroppo per lui, la chance più grande per ambire alla vittoria finale se la gioca molto male, perdendo per 7 punti a 1. Dopo aver conquistato il primo parziale, Andy ingrana le marce alte e per Bautista Agut non c’è più niente da fare: il secondo set finisce 6-1.
Murray si aggiudica per la terza volta in carriera il master 1000 di Shanghai, aggiungendo un altro trofeo a questa strepitosa stagione, che lo ha visto vittorioso in sei tornei compresi Wimbledon e Olimpiadi. Il trono di Djokovic non è mai stato così a rischio e grazie al momento idilliaco dello scozzese, l’avvicinamento tra i due continua..