La manifestazione sportiva più affascinante del globo è entrata nel vivo e, trascorsa una settimana dalla cerimonia di apertura, conosciamo finalmente, i primi atleti in grado di vincere una medaglia nella nostra amata disciplina.
La coppia iberica formata da Rafael Nadal e Marc Lopez conquista l’oro nel torneo di doppio, superando in una tiratissima finale i romeni Florin Mergea e Horia Tecau. Per il campione maiorchino, trascinatore indiscusso del duo, è la seconda medaglia olimpica dopo il successo in singolare a Pechino nel 2008. La vittoria, che sembrava scritta dopo un 6-2 nel primo parziale, arriva in un terzo set in cui la sola presenza di Rafa ha probabilmente fatto la differenza. Mergea e Tecau erano, infatti, riusciti a conquistare il break di vantaggio, ma hanno tremato al cospetto di una maestosa arena e di un torero più esperto e affamato di loro. La rimonta spagnola, è coronata da due game di risposta giocati con tenacia e attenzione, che infrangono i sogni dei loro avversari (6-2, 3-6, 6-4 il punteggio finale).
Rafael Nadal, è protagonista anche nel singolare, in cui si è guadagnato la semifinale dopo aver battuto in tre set il temibile padrone di casa Bellucci, spinto dal calore del suo pubblico. Lo spagnolo, la cui presenza a questa olimpiade è stata in forte dubbio fino all’ultimo, ha l’occasione di tornare in patria da eroe, con due medaglie al collo. Al suo prossimo ingresso in campo si troverà di fronte Juan Martin Del Potro, che nei quarti di finale ha superato in due set lo spagnolo Bautista Augut, con il punteggio di 7-5, 7-6.
Quella tra Nadal e Del Potro, sarà senz’altro una semifinale combattuta ed emozionante, impossibile da pronosticare poche settimane fa. Entrambi gli atleti sognano un successo, per rimarginare le ferite ai polsi che hanno causato loro tanto tormento. Rafa, nonostante tutti gli stop è sempre lì, a competere con i primi della classe, difendendo con umiltà il proprio nome. Delpo ha dimostrato nel corso del torneo, che la vittoria al primo turno con Djokovic non è stata frutto di una prestazione perfetta e irripetibile, ma anzi, della classe che in tutto questo tempo non ha mai perso e che ora sta consolidando. Forse questa semifinale non dovrebbe nemmeno stupirci..
Di certo non ci stupisce quella tra Nishikori e Murray, annunciata dall’inizio della competizione. Sono i giocatori che nell’ultimo periodo si sono mostrati più solidi e continui. Lo scozzese, dopo aver eliminato Fognini, ha superato nei quarti Steve Johnson. L’americano, contro Andy, si è rivelato essere uno dei giocatori più competitivi di questa olimpiade, in grado di portare al tie break del terzo set il campione di Wimbledon, che seppur con qualche difficoltà, si conferma il giocatore da battere.
Nishikori, invece, dimostra ancora una volta di essere un giocatore contro cui è estremamente difficile vincere. È il tennista, che probabilmente, più di ogni altro è capace in ogni prestazione di avvicinarsi al 100% delle sue potenzialità, colmando il gap fisico che spesso lo svantaggia. Nei quarti di finale, per l’appunto, affrontava il cavallo di razza Gael Monfils, anch’egli protagonista di un periodo positivo, che prima di questa olimpiade l’aveva portato in semifinale a Toronto.
Il nipponico conquista il primo set con il punteggio di 7 giochi a 6, ma nulla può nel secondo parziale contro l’esuberanza fisica del francese che ristabilisce la parità con un 6-4. Nel terzo set Nishikori, grazie alla sua intelligenza tennistica, che lo tiene incollato alla riga di base, doma al tie break il potente Monfils, garantendosi la possibilità di lottare per una medaglia.
Vicino alla conclusione anche il singolare femminile. A contendersi l’oro olimpico saranno la favorita Angelique Kerber e la sorpresa Monica Puig. La tedesca, dopo l’eliminazione dal torneo di Serena Williams, gioca ogni partita con il peso del favore di pronostico alla vittoria finale.
Nei quarti di finale aveva sconfitto agevolmente la Konta concedendole soltanto tre game, mentre in semifinale ha superato una delle giocatrici più in forma di questa stagione, l’americana Keys, in una partita tutt’altro che scontata (63 75 il punteggio finale).
La Puig, è invece, la sorpresa di questo torneo. Dopo la vittoria con Siegemund per 6-1, 6-1, elimina dal torneo Petra Kvitova, la giocatrice accreditata a contendere il titolo alla Kerber. La portoricana, dopo aver vinto il primo set con il punteggio di 6 giochi a 4 viene riagganciata velocemente dalla ceca, ma nel terzo set da la zampata finale all’incontro, garantendo al suo paese una medaglia.
Per quanto riguarda il doppio, si affronteranno in finale la coppia russa formata da Makarova e Vesnina, contro le svizzere Bacsinzky e Hingis, con Martina agguerrita dal rimpianto di non aver potuto giocare il doppio misto con sua maestà Roger Federer. Il derby ceco tra le coppie Safarova-Strycova e Hradecka-Hlavackova, sarà valido per assegnare la medaglia di bronzo, che completerà lo scacchiere di questa edizione di Rio 2016.