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Persevera nel battere incessante la pioggia, facendola da protagonista anche in questa seconda settimana del Major parigino, senza dar tregua ad atleti ed organizzatori, costretti ad interrompere la programmazione a più riprese nel corso di questa nona giornata.


Nonostante il maltempo tuttavia il campo non disdegna di offrirci qualche spunto interessante riguardo al poco che si è visto.
Ci perdoneranno le signore, ma per una volta vorremmo cominciare dai maschi ed in particolare dal numero uno del mondo Novak Djokovic, impegnato quest’oggi contro lo spagnolo Bautista-Agut, in un match che sfortunatamente non ha ancora visto un trionfatore.

Sin dai primi giorni è parso molto nervoso il serbo, forse indispettito dalle condizioni ambientali che sicuramente non giovano al suo gioco da incontrista e potrebbero essere un problema al fine della tanto ambita vittoria finale, che ora rischia di diventare per lui un’ossessione.
Male il Djoker in un primo set che ha l’iberico come protagonista assoluto; non fanno male su un terreno così pesante i colpi del fuoriclasse di Belgrado, costretto a prendersi rischi per lui inusuali, che non producono alcun risultato se non quello di mettere in successioni diversi errori non forzati.
Di contro ne risulta sicuramente agevolato Bautista da un campo che porta l’intensità ad essere più vicina al suo range d’azione; è bravo a muovere lo scambio lo spagnolo, mantenendo un buona profondità e senza concedere più di tanto all’avversario.
E’ suo il primo set per il punteggio di 6/3, poi la sospensione.

Alla ripresa i due danno vita ad un secondo parziale molto equilibrato, caratterizzato soprattutto dalle numerose palle break e dai servizi persi da ambedue le parti.
Placa la rabbia Nole ed offre un’interpretazione molto paziente e sofferta; caparbietà che gli vale il set e quindi la parità.
Sembra aver trovato la chiave di volta Djokovic, impegnato in un continuo dialogo col “Cielo” nel terzo ed ultimo set; dopo aver strappato la battuta allo spagnolo che ha portato il serbo avanti per 4 giochi ad uno nel punteggio, infatti, il giudice di sedia dichiara l’ennesima sospensione; match rinviato alla giornata di domani.


L’aver concesso un set ad un pur discreto giocatore come lo spagnolo, ma certamente dalla cilindrata più bassa, è la prova che attesta come il Djoker non stia vivendo il suo miglior momento; visto il ritiro di Rafael Nadal e l’asseza del fenomeno svizzero Roger Federer, Nole rimane tuttavia il favorito per la vittoria finale, anche se campo e palline pesanti non giovano certo a favore del suo tennis, così come non privilegiano quello di Murray. Ed ecco allora che Wawrinka, il campione in carica, potrebbe prepotentemente a riacquistare quota, nonostante una stagione sin’ora poco brillante.

Rimandati alla giornata di domani anche i match che vedevano contrapposti Thiem e Granollers, fermi al punteggio di un set pari, Ferrer e Berdych, e Goffin def. Gulbis, entrambi interrotti sul nascere.


Non mancano le sorprese invece per quel che concerne il tabellone femminile, negli unici due incontri giunti a conclusione, ambedue posticipi della giornata di ieri.
Il primo, e se vogliamo il più eclatante, è quello che ha visto l’eliminazione della testa di serie numero 2 Agnieszka Radwanska per mano della bulgara Cvetana Pironkova.
La “Maga”, dopo aver fatto suo il primo parziale ed essersi portata sul 3-0 nel secondo, si è resa protagonista di un totale black-out che l’ha vista concedere all’avversaria ben 10 games consecutivi all’avversaria.
Le condizioni metereologiche non hanno di certo aiutato il suo gioco di fatto di tocchi di fioretto, ma questo è un’espediente certamente non sufficiente a giustificare una prestazione sino a tal punto sottotono.
Col punteggio di 2/6 6/3 6/3 passa dunque la Pironkova, la quale si aggiudica per la prima volta in carriera i quarti di finale dello Slam parigino.


Altro attestato del momento di totale incertezza nel tennis di vertice femminile è dato dal match che ha avuto come protagoniste la numero 6 del mondo Simona Halep e l’australiana Samantha Stosur.
Titolo a Madrid che rimane per ora l’unica nota positiva di una stagione non indimenticabile per la romena, costretta quest’oggi a deporre le armi in soli due set, con il punteggio di 7/6 6/3. Sconfitte di Halep e Radwanska che vanno ad aggiungersi alle rese di Azarenka e Kvitova, senza dimenticare l’assenza di Sharapova, e che sembrano spianare la strada alla numero uno del mondo Serena Williams, oggi più che mai principale candidata alla vittoria finale, Muguruza permettendo.


Rimandati a domani invece tutti gli altri match in programmazione.


Pioggia che dunque sta annegando quest’edizione 2016 dei French Open, per questo motivo la meno seguita degli ultimi anni, compromettendo di fatto lo spettacolo e creando non pochi malumori sia nei confronti dei tanti spettatori costretti ad abbandonare le strutture non godendo, di fatto, del servizio per cui hanno pagato, sia nei giocatori, così come alle televisioni, ed altri mezzi mediatici, le quali si ritrovano incapaci di offrire una programmazione ed informazioni precise ed omogenee.
Per il neo direttore Guy Forget, che non sta vivendo esattamente il migliore degli esordi sebbene non per causa sua, l’innesto di un tetto diventa perciò una priorità; un progetto che tuttavia non vedrà la propria realizzazione sino almeno al 2020.
Nel frattempo ricordiamo che il prossimo anno quello di Parigi rimarrà l’unico dei quattro tornei dello Slam a non disporre di un impianto attrezzato in caso di precipitazioni.

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