Il servizio ha una caratteristica che lo rende un colpo che da un vantaggio fenomenale a chi lo esegue, è indipendente dall’avversario, permette al giocatore di commettere un errore, ed essendo il colpo più veloce, con una traiettoria molto offensiva (dall’alto verso il basso), induce tutti i giocatori ad utilizzare la prima di servizio come colpo vincente, o come elemento che procura un grandissimo vantaggio.
Per scoprire se è corretto che tutti i giocatori, maschi e femmine, diano quest’interpretazione all’apertura del gioco quando sono al servizio, abbiamo deciso di confrontare le due situazioni estreme di questo fondamentale, in cui l’avversario subisce o fa il punto senza interagire con la pallina.
Queste due situazioni sono: l’ace, che è un colpo vincente ottenuto direttamente con il servizio; e il doppio fallo, quando il battitore commette due errori consecutivi al servizio, concedendo così il punto all’avversario senza che quest’ultimo entri attivamente nel gioco.
OBIETTIVO
L’obiettivo del presente elaborato è di comparare dei parametri statistici riguardanti gli ace e i doppi falli nel tennis di vertice, confrontando i dati tra uomini e donne, e tra le varie superfici sulle quali vengono giocati i tornei dello slam. Lo scopo finale, o anche lo scopo pratico, è quello di fornire informazioni per poter organizzare un lavoro metodologico e didattico sul servizio, e dare indicazioni che possano essere utili negli aspetti strategico-tattici di una partita.
MATERIALI E METODI
Sono stati raccolti una serie di dati statistici di tutti gli incontri disputati nei quattro tornei dello slam singolari maschili e femminili (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open), svoltisi negli anni 2008, 2009, 2010 e 2011, per un totale di 32 tornei (16 maschili e 16 femminili per un parziale di 4 tornei all’anno per sesso).
Ogni torneo presenta un tabellone che si compone di 127 partite, alle quali vanno sottratte le vittorie per walkover (ritiro dell’avversario prima che il match abbia inizio), risultando così analizzate 4064 partite, che rappresentano una buona base per un’analisi statistica.
La scelta dei tornei non è stata casuale, infatti si è preferito tener conto degli eventi che mettono in palio i premi più alti dei circuiti ATP e WTA, sia in termini di montepremi in denaro, sia in termini di punti per la classifica, e ai quali partecipano i migliori giocatori del mondo. Questo per fare in modo che l’analisi utilizzi dati di partite in cui i giocatori avranno la massima motivazione, il massimo impegno, e che coincidano con il fulcro stagionale della loro preparazione.
I parametri presi in considerazione sono stati: numero totale di punti giocati nell’incontro, numero totale di ace nell’incontro, numero totale di doppi falli nell’incontro.
Si è proceduto quindi a sommare ogni parametro per tutte le partite di un torneo ottenendo così il numero totale di punti, ace e doppi falli di ogni singolo torneo.
Con questi dati si è potuto ricavare dei risultati fondamentali per lo studio: la % di ace, il numero di punti che mediamente intercorre tra due ace, la % di doppi falli e il numero di punti che mediamente intercorre tra due doppi falli.
Anno | Punti Totali | N° Ace | % Ace | N° Doppi Falli | % Doppi Falli |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 27436 | 1893 | 1 su 14 (6,9%) | 909 | 1 su 30 (3,3%) |
2009 | 27088 | 2069 | 1 su 13 (7,6%) | 947 | 1 su 29 (3,5%) |
2010 | 27111 | 2083 | 1 su 13 (7,7%) | 942 | 1 su 29 (3,5%) |
2011 | 26996 | 2155 | 1 su 13 (8,0%) | 865 | 1 su 31 (3,2%) |
Totale | 108631 | 8200 | 1 su 13 (7,5%) | 3663 | 1 su 30 (3,4%) |
Anno | Punti Totali | N° Ace | % Ace | N° Doppi Falli | % Doppi Falli |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 17598 | 534 | 1 su 33 (3,0%) | 909 | 1 su 19 (5,2%) |
2009 | 17597 | 544 | 1 su 32 (3,1%) | 1007 | 1 su 17 (5,7%) |
2010 | 18264 | 581 | 1 su 31 (3,2%) | 921 | 1 su 20 (5,0%) |
2011 | 18424 | 537 | 1 su 34 (2,9%) | 864 | 1 su 21 (4,7%) |
Totale | 71883 | 2196 | 1 su 33 (3,1%) | 3701 | 1 su 19 (5,1%) |
Anno | Punti Totali | N° Ace | % Ace | N° Doppi Falli | % Doppi Falli |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 27988 | 1656 | 1 su 17 (5,9%) | 758 | 1 su 37 (2,7%) |
2009 | 27395 | 1822 | 1 su 15 (6,7%) | 682 | 1 su 40 (2,5%) |
2010 | 27293 | 1800 | 1 su 15 (6,6%) | 857 | 1 su 32 (3,1%) |
2011 | 27512 | 1543 | 1 su 18 (5,6%) | 816 | 1 su 34 (3,0%) |
Totale | 110188 | 6821 | 1 su 16 (6,2%) | 3113 | 1 su 35 (2,8%) |
Anno | Punti Totali | N° Ace | % Ace | N° Doppi Falli | % Doppi Falli |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 18116 | 519 | 1 su 35 (2,9%) | 833 | 1 su 22 (4,6%) |
2009 | 17893 | 488 | 1 su 37 (2,7%) | 829 | 1 su 22 (4,6%) |
2010 | 17102 | 576 | 1 su 30 (3,4%) | 818 | 1 su 21 (4,8%) |
2011 | 17424 | 444 | 1 su 39 (2,5%) | 757 | 1 su 23 (4,3%) |
Totale | 70535 | 2027 | 1 su 35 (2,9%) | 3237 | 1 su 22 (4,6%) |
Anno | Punti Totali | N° Ace | % Ace | N° Doppi Falli | % Doppi Falli |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 28418 | 2555 | 1 su 11 (9,0%) | 986 | 1 su 29 (3,5%) |
2009 | 28366 | 2875 | 1 su 10 (10,1%) | 997 | 1 su 28 (3,5%) |
2010 | 30251 | 3406 | 1 su 9 (11,3%) | 1025 | 1 su 30 (3,4%) |
2011 | 27644 | 2556 | 1 su 11 (9,2%) | 864 | 1 su 32 (3,1%) |
Totale | 114679 | 11392 | 1 su 10 (9,9%) | 3872 | 1 su 30 (3,4%) |
Anno | Punti Totali | N° Ace | % Ace | N° Doppi Falli | % Doppi Falli |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 18537 | 682 | 1 su 27 (3,7%) | 884 | 1 su 21 (4,8%) |
2009 | 17943 | 745 | 1 su 24 (4,2%) | 946 | 1 su 19 (5,3%) |
2010 | 17163 | 887 | 1 su 19 (5,2%) | 807 | 1 su 21 (4,7%) |
2011 | 17820 | 810 | 1 su 22 (4,6%) | 838 | 1 su 21 (4,7%) |
Totale | 71463 | 3124 | 1 su 23 (4,4%) | 3475 | 1 su 21 (4,9%) |
Anno | Punti Totali | N° Ace | % Ace | N° Doppi Falli | % Doppi Falli |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 28835 | 2458 | 1 su 12 (8,5%) | 1145 | 1 su 25 (4,0%) |
2009 | 27566 | 2059 | 1 su 13 (7,5%) | 1061 | 1 su 26 (3,8%) |
2010 | 27548 | 2296 | 1 su 12 (8,3%) | 1218 | 1 su 23 (4,4%) |
2011 | 26561 | 1880 | 1 su 14 (7,1%) | 1133 | 1 su 23 (4,3%) |
Totale | 110510 | 8693 | 1 su 13 (7,9%) | 4557 | 1 su 24 (4,1%) |
Anno | Punti Totali | N° Ace | % Ace | N° Doppi Falli | % Doppi Falli |
---|---|---|---|---|---|
2008 | 17037 | 628 | 1 su 27 (3,7%) | 992 | 1 su 17 (5,8%) |
2009 | 17346 | 583 | 1 su 30 (3,4%) | 1005 | 1 su 17 (5,8%) |
2010 | 16939 | 553 | 1 su 31 (3,3%) | 995 | 1 su 17 (5,9%) |
2011 | 17048 | 567 | 1 su 30 (3,3%) | 966 | 1 su 18 (5,7%) |
Totale | 68370 | 2331 | 1 su 29 (3,4%) | 3958 | 1 su 17 (5,8%) |
CONCLUSIONI
La nostra ricerca ha evidenziato che maschi e femmine pur avendo un approccio strategico identico (prima di servizio a velocità molto alta, alla ricerca del punto diretto o di un enorme vantaggio e seconda palla in campo per evitare di essere aggrediti) ottengono dal servizio risultati in palese contrapposizione.
I maschi possono permettersi di forzare la prima palla di servizio perché ciò produce un grande vantaggio nei confronti dell’avversario, arrivando ad ottenere il punto direttamente con una sufficiente percentuale per il gruppo di riferimento, e con ottimi risultati per i leader in questo colpo, ma soprattutto senza dare nessun vantaggio diretto all’avversario, perché in caso di errore sulla prima di servizio commettono un doppio fallo in percentuali molto basse, con un rapporto positivo che si attesta in generale sul tre ad uno.
Per le ragazze il ragionamento è esattamente in opposizione. Solo a Wimbledon il rapporto è uno ad uno, cioè neutro, nelle altre prove dello slam è sempre negativo, con un picco agli US Open 2010 e agli Australian Open 2009 dove il numero dei doppi falli è quasi il doppio degli ace.
Il dato più evidente che ne consegue è che nel tennis femminile il break (game conquistato dalla giocatrice alla risposta) è la normalità, mentre nel tennis maschile è molto più raro.
Le possibili ragioni di questa netta differenza sono da ricercare nelle caratteristiche antropometriche e fisiologiche dei due sessi.
Un fattore che sicuramente favorisce questa disuguaglianza di rendimento, è che i primi 100 uomini del circuito ATP servono mediamente una prima di servizio a 187/188 km/h (145/150 km/h la seconda), mentre le donne arrivano a servire a circa 165 km/h di media le prime di servizio e 120 km/h le seconde.
A tal proposito altre ricerche si era evidenziato che la velocità del servizio era correlata soprattutto con l’altezza dell’atleta e con la lunghezza del suo arto superiore , e che la forza esplosiva (fondamentale nell’azione del servizio) è maggiore negli uomini perché correlata alla percentuale di testosterone prodotto.
Questa qualità antropometrica permette ai maschi di colpire la palla da molto più in alto ed avere un bersaglio più esteso, che secondo la legge di Fitts elaborata da Shannon, proposta da Scott MacKenzie determina una velocità esecutiva più elevata.
Detto ciò ne consegue che i maschi, soprattutto quelli più alti, fanno benissimo ad interpretare così come fanno in questo momento prima e seconda di servizio; mentre le femmine, soprattutto quelle più minute che raggiungono a fatica il metro e settanta, dovrebbero cambiare completamente l’approccio all’apertura del gioco.
Metodologicamente e didatticamente ci sentiamo di suggerire questo percorso:
- Sino alla categoria under 14, maschi e femmine dovrebbero usare la prima palla di servizio per ricercare maggiore precisione, angolazione, rotazione, variazione, evitando il colpo piatto alla massima velocità. Mentre la seconda di servizio dovrebbe servire esclusivamente ad evitare il doppio fallo.
- Nelle categorie successive, i maschi, soprattutto quelli con caratteristiche antropometriche particolari (longitipi potenti), inizieranno soprattutto in allenamento e in condizioni molto favorevoli o molto sfavorevoli in gara (40-0 o 0-40) a cercare l’ace con la prima di servizio.
- Le ragazze invece proseguiranno la strada intrapresa precedentemente, e solo ed esclusivamente quelle con statura superiore al metro e settanta particolarmente potenti potranno iniziare un percorso simile a quello dei loro colleghi maschi.