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Le problematiche che sorgono in termini di vantaggio, o di svantaggio, tra giocatori destrorsi e mancini è una questione che da sempre ha coinvolto tecnici e addetti ai lavori. Questo tema è presente anche in altri sport (es. baseball, hockey, boxe, scherma).

Prima di entrare nel cuore dell’argomento è opportuno formulare alcune riflessioni. La prima e banale considerazione è che esistono al mondo più destri che mancini ( 88-90% vs 10-12%). Di conseguenza, le minori opportunità dei destrorsi di poter incontrare giocatori mancini si traducono in un iniziale svantaggio in termini di abitudine.

In uno studio recente intitolato “On the Gender Effects of Handedness in Professional Tennis” l’autore ha evidenziato che, quando si confrontano due giocatori, uno destrorso e uno sinistrorso, il numero di vittorie ottenute dai giocatori mancini è maggiore di quelle dei colleghi destri. A sostegno di ciò evidenzia che il rapporto ottenuto tra le prime e le seconde è sempre maggiore di uno.

Questo dato si esprime con andamento costante in tutti e tre i tipi di competizioni esaminate, sia per gli uomini che per le donne. Nei Challenger e Futures si registrano i quozienti più alti per entrambi i sessi: rispettivamente 1,1849 e 1,1844; nei tornei dello Slam quelli più bassi: 1,0953 e 1,0322. I dati si riferiscono ad incontri disputati dal 1968 al 2011 in tutto il mondo su diverse superfici di gioco.

 

 

Il nostro contributo a questa ricerca è stato quello di evidenziare quanti giocatori /giocatrici di mano sinistra dominante hanno raggiunto livelli di gioco eccellenti.

 

Ranking uomini (1974 - 2015)

 

Ranking donne (1995 - 2015)

 

Per quel che concerne i maschi , la percentuale di mancini che hanno raggiunto i primi 100 posti della classifica ATP è decisamente più alta della popolazione mondiale dei tennisti che ha un benchmark identico a quello della popolazione di genere pari a 10 punti percentuale. Con il migliorare della classifica la percentuale dei sinistrorsi aumenta sino ad essere doppia per i numeri uno del mondo .
L’andamento al femminile è decisamente diverso, nei venti anni da noi esaminati la percentuale di giocatrici mancine è in linea con la popolazione tennistica, non ci sono variazioni significative per livello, nessuna tennista sinistrorsa ha mai raggiunto il vertice della classifica WTA.

I dati Krijstian Breznik, autore dell’ articolo citato ci inducono a questa riflessione. Se è vero che i mancini nel mondo sono circa il 10% e diventano il 12-13% nella popolazione tennistica, come è possibile che quando si confrontano due tennisti di dominanza contrapposta prevalga anche se di misura il mancino?

Se aggiungiamo che fra i migliori giocatori del mondo la popolazione mancina è di gran lunga sovra rappresentata possiamo concludere che se giochi a tennis e sei maschio , sei decisamente avvantaggiato. Lo stesso non si può dire delle ragazze.
Proviamo ora a giustificare questa situazione.

Attraverso la lateralità dominante che per il destrorso è ovviamente la destra, si eseguono nel tennis la maggior parte di abilità tecniche: il servizio, lo smash e il diritto sia di rimbalzo che di volo o di risposta. Allo stesso modo per il mancino il tutto avviene nella lateralità opposta. Questi fattori generano situazioni differenti in termini di facilitazione esecutiva come ad esempio l’apertura di angoli e quindi di opportunità tattiche.

Di conseguenza per i destrorsi è più naturale aprire gli angoli dal settore destro del campo, per intenderci sulla diagonale destra. Al contrario per i mancini da quella di sinistra. Premesso che ogni giocatore capitalizzi sempre al meglio il vantaggio nella diagonale di campo congeniale, si vengono a configurare circostanze di punteggio alternate e continuative.

Entro nel merito delle circostanze sopramenzionate proponendo al lettore una simulazione dove il destrorso conquista i punti quando il gioco si svolge dalla parte destra del campo, portandosi in vantaggio.

Viceversa il mancino vince tutti quelli da sinistra e riporta il punteggio in parità. Ovviamente, tutti sanno che durante una partita questo genere di equilibrio non si mantiene all’infinito, anzi lo stesso si interrompe con frequenza modificando la sequenza.

Vediamo dunque alcune situazioni di punteggio sensibili.
1- Sul 40/0 o 0/40 il mancino inizierà a giocare per due volte dalla sua diagonale, contro una del destrorso.
2- Sul 40/15 o 15/40 entrambi i contendenti avranno pari opportunità.
3- Sul 40/30 o 30/40 e nei vantaggi, il mancino inizierà sempre a giocare dal suo lato, per vincere o salvare, il game, il set, il match.

Le evidenze mostrano palesemente il vantaggio oggettivo di cui gode il giocatore mancino. In aggiunta, le condizioni di punteggio con minimo scarto, proposte al punto tre (40/30, 30/40, vantaggi), risultano essere le più frequenti ad alto livello. Pertanto questi elementi costituiscono per il mancino una sorta di esclusiva, di monopolio. Del resto, al giocatore destrorso non rimane che ricorrere ad alcune soluzioni strategico tattiche.

Vediamone alcune:
1-Cercare di ottimizzare il vantaggio nella propria diagonale.
2-Contrapporre maggior resistenza nella diagonale opposta attraverso l’ausilio di uno
strumento tecnico più efficace. In generale un rovescio bimane oppure coprendo il
territorio col dritto anomalo.
3-Verticalizzare il gioco, attaccare e prendere la rete il prima possibile per evitare di essere chiusi nello scambio di rimbalzo nell’angolo sinistro del campo.

Gli aspetti trattati sono particolarmente rilevanti nel tennis maschile perché gli angoli, le traiettorie, le rotazioni e le velocità, a partire dal servizio, sono più estreme. Ad onor di cronaca va detto che il numero di mancini attualmente al vertice del tennis mondiale è diminuito rispetto al passato.

Il fatto è in parte determinato dalle racchette di nuova generazione oltre all’impatto che ha avuto l’impiego del rovescio bimane nel gioco. Rovescio bimane che spesso usa come dominanza laterale quella opposta. Questa strategia esecutiva viene oggi impiegata dalla grande maggioranza dei tennisti, in particolare in ambito femminile.

Chi invece utilizza il classico rovescio ad una mano, salvo particolari eccezioni, incontra maggiori difficoltà. Probabilmente questo aspetto comporta il motivo per il quale Roger Federer ha un record particolarmente negativo contro Nadal rispetto a Djokovic e Murray. Se quanto detto spiega la difficoltà di Roger Federer, figuriamoci per tutti gli altri comuni mortali.

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