Archiviati i due Master 1000 americani con l’incredibile e imprevedibile back to back di Roger Federer, i più forti tennisti al mondo prendono strade decisamente diverse a partire da questo week end.
Per molti di loro iniziano, o sono già iniziati, i primi allenamenti sulla terra rossa che nei prossimi due mesi e mezzo si impadronirà quasi completamente del circuito ATP. Altri, come il sopracitato King Roger, si prenderanno una vacanza più o meno obbligata per ricaricare le batterie e recuperare dai piccoli grandi acciacchi avuti nella campagna d’oltreoceano. Per altri invece è ancora tempo di gare, di competizioni in giro, letteralmente, per il globo.
E’ infatti il momento dei quarti di finale di Coppa Davis, la storica competizione a squadre nata ormai più di 100 anni fa come una sfida tra USA e Gran Bretagna. Rimanendo in ambito storico, in questi quarti di finale troviamo tutte e 4 le prime 4 vincitrici dell’insalatiera: USA, Gran Bretagna, Australia e Francia che si affronteranno tra loro per due posti in semifinale. Oltre a loro inoltre figura tra le migliori 8 anche il Belgio, una delle primissime altre nazioni ammesse al campionato mondiale a squadre di tennis per eccellenza.
Proprio il Belgio sarà l’avversaria dell’Italia che nel primo turno ha estromesso al fotofinish la testa di serie numero 1, quell’Argentina(con un Del Potro in più) capace di vincere la finale del 2016. Finale vinta con la Croazia testa di serie numero 2, a sua volta eliminata per mano della Spagna che dovrà vedersela in questo turno con la Serbia. Le altre due partite saranno Australia Vs USA e Francia Vs Gran Bretagna. Entriamo nel dettaglio dei 4 match iniziando dalla parte alta del tabellone, quello dove è presente l’Italia.
BELGIO – ITALIA. Italia e Belgio si affrontano per la nona volta in Coppa Davis con i nostri portacolori in vantaggio per 5 a 3. L’ultimo scontro fu però funesto per gli azzurri che nel 2000 persero 4-1 contro la squadra allora guidata dai fratelli Rochus. La sconfitta costò la retrocessione in serie B e l’inizio di un declino che ci portò nel 2004 a toccare addirittura la serie C. Le partite di quest’anno si giocheranno sui campi indoor di Charleroi (Pace Index: Medium Fast) che di certo non favoriscono le caratteristiche dei nostri giocatori ma quantomeno evocano ricordi molto dolci visto che portarono l’Italia a d aggiudicarsi per la prima volta nella storia la Federation Cup. Il Belgio si presenta con Goffin, Darcis, Bemelmans e De Loore mentre l’Italia alla guida di Barazzutti è volata n Belgio con Fognini, Lorenzi, Seppi, Bolelli e Giannessi. Quest’ultimo chiamato last minute per far fronte alle condizioni non ottimali di Fabio Fognini, uscito un po’ malconcio dall’eccezionale torneo di Miami. La presenza del giocatore ligure potrebbe spostare qualche equilibrio anche se la superficie non è certo la sua preferita: vedremo se prevarranno le esigenze del giocatore o della squadra.
Goffin dovrebbe portare 2 punti alla squadra di casa perché Seppi si trova più a suo agio con rimbalzi più alti e Lorenzi (in caso del forfait ormai certo di Fognini) sembra di una caratura inferiore, specialmente se non si gioca sulla terra. Un opzione potrebbe far giocare Bolelli che ha già battuto in passato Goffin ma la sua condizione in questo 2017 non sembra ancora accettabile per impegni di questo livello.
Darcis dal canto suo non gioca da fine febbraio, quando ha dovuto abbandonare momentaneamente il circuito per stare vicino alla figlia malata (fortunatamente ristabilitasi) e quindi con una condizione tutta da verificare soprattutto 3 su 5. Superficie e pubblico potrebbero dare una mano al veterano belga ma è ovvio che una possibile vittoria azzurra debba passare per queste due vittorie. In questo caso il doppio sarebbe fondamentale (come spesso succede) e l’Italia non parte sconfitta. Bemelmans - DeLoore sono certamente una buona coppia (sempre che giochino loro) come hanno dimostrato sconfiggendo i fratelli Zverev nel primo turno, ma la classifica ATP racconta di due giocatori alla portata dei nostri. Piccoli favori del pronostico per la squadra belga perché Goffin è di dimensione superiore e il binomio campi/pubblico potrebbe fare il resto.
BEL 60% - ITA 40%
AUSTRALIA – USA. Le due nazioni si affrontano per la quarantasettesima volta in Davis (record) con gli americani in vantaggio 26 a 20 anche grazie alla vittoria proprio dello scorso anno a Melbourne nel primo turno. Gli USA non vanno in semifinale dal 2012 e questa sarebbe un’occasione da non lasciarsi sfuggire visto che partirebbero avvantaggiati sia con Italia e Belgio e quindi con buone probabilità di centrare la finale. La sfida è anche tra i due capitani, due ex numeri 1 ATP: LLeyton Hewitt e Jim Courier.
Gli USA schierano una squadra di tutto rispetto, senza grosse punte di diamante ma con 4 giocatori tutti molto forti sia in singolare che in doppio. Elemento da non trascurare che potrebbe permettere a Courier di mischiare le carte anche in base alle condizioni del momento e al punteggio. Sock, Querrey, Isner e Johnson infatti sono tutti tra i top 30 in singolare e i top 75 in doppio senza dimenticare che Isner-Querrey e Sock-Johnson disputano anche a livello ATP dei tornei assieme come dimostra il bronzo alle recenti Olimpiadi di Sock-Johnson. Proprio Sock sembra il giocatore più on fire della truppa yankee e probabilmente a lui saranno affidati i due singolari mentre per il resto grande imbarazzo della scelta (che ricadrà comunque su Isner).
Non così invece per la nazionale dei canguri che oltre alla stella Kyrgios ha poco da offrire a questo livello viste le assenze di Tomic e Kokkinakis. Thompson (il secondo singolarista), Groth e Peers non sembrano all’altezza dell’evento anche se non va assolutamente dimenticato che Peers è numero 2 ATP in doppio ma con pochissime partite in coppia con uno degli altri Aussies convocati. I campi in cemento di Brisbane (Pace Index: Fast) non favoriscono nessuna delle due in modo sostanziale, anzi tutti i giocatori sembrano dare il proprio meglio proprio su questo tipo di superficie. Concludendo ci troviamo di fronte al classico caso di individualità contro squadra. Chi avrà la meglio? Senza dubbio il match più equilibrato e più interessante del week end anche per vedere se Kyrgios è veramente maturato e ha chances di diventare a breve uno dei migliori.
AUS 45% - USA 55%
FRANCIA – GRAN BRETAGNA. Senza dubbio la partita delle assenze. Gasquet, Tsonga e Monfils in casa transalpina, Murray in quella britannica. Con questi presupposti la partita perde parte del fascino e probabilmente anche dell’equilibrio perché i francesi riusciranno comunque a mandare in campo giocatori importanti come Pouille, Mahut, Chardy e Herbert, mentre gli inglesi schiereranno Evans, Edmund, J. Murray e Inglot. Gli ultimi due senza una classifica ATP in singolare ma solo in doppio; situazione che costringe il ct Smith a scelte obbligate.
Molto più equilibrati i Galletti che a parte Pouille hanno un’eccellente attitudine e classifica sia in singolare che in doppio. Doppio che comunque dovrebbe essere formato da Mahut-Herbert, affiatati e vincenti. A questo punto il capitano Noah dovrà decidere se dare le chiavi del secondo singolare a Chardy o chiedere al veterano Mahut un surplus di spesa energetica. Molto più probabile la prima soluzione. La scelta di giocare su terra rossa indoor a Rouen sembra più per ostacolare Evans &Co., piuttosto che agevolare i propri giocatori (Mahut, Herbert e Chardy in particolare danno il meglio di loro su altre superfici), ma al momento della scelta i francesi si aspettavano sicuramente di poter schierare una squadra diversa. Week end importante per Pouille sul lato personale perché deve dimostrare ad un paese intero di poter avere in mano le chiavi del futuro della squadra d’oltralpe.
FRA 75% - GB 25%
SERBIA – SPAGNA. Doppia attesa per questa sfida tutta europea (la terza dei quattro quarti): da un lato la partita in sé con la Spagna molto rimaneggiata viste le assenze di giocatori importanti, Nadal su tutti; dall’altra il match di Belgrado segna il ritorno alle competizioni di Nole Djokovic autore finora di un 2017 deludente e con molte incognite. Vedremo se il campione serbo avrà recuperato dall’infortunio e se l’aria di casa lo aiuterà a ritrovare serenità e gioco che sembra aver smarrito da qualche mese. In ogni caso i 2 punti dovrebbero essere assicurati soprattutto considerando la superficie (hard indoor) e il valore degli avversari che schiereranno Carreno Busta (buonissimo giocatore ma più da terra rossa e non certo in grado di impensierire Djoko), Ramos-Vinolas (sconfitto in entrambi i precedenti e autore nel 2017 di buoni risultati solo sulla terra sudamericana con la finale di Sao Paolo e la semi di Rio de Janeiro), il giovanissimo classe 1997 Munar che non ha nessun tipo di esperienza a livello di circuito maggiore ed il doppista Marc Lopez privato del fedele Granollers. Scelte quindi obbligate per la Spagna che schiererà Carreno Busta sia in singolo che in doppio.
Dall’altra parte del net la Serbia dovrà decidere se affidarsi a Troicki in grande crisi di risultati oppure a Lajovic, di caratura inferiore ma reduce da una buona campagna americana dove ha passato le quali in entrambi i Master 1000 superando ad Indian Wells anche due turni di tabellone. Ad eliminarlo proprio Carreno Busta che è in vantaggio 3 a 2 negli scontri diretti. Precedenti che favoriscono anche Ramos Vinolas ma giocati entrambi su terra rossa dove lo spagnolo si esprime al meglio e il serbo al peggio.
Non facile quindi la scelta per il capitano/giocatore Zimonjic che dovrà valutare attentamente anche se impiegare Nole in doppio nel caso dopo la prima giornata ci si trovasse sul punteggio di 1-1. In ogni caso con i due punti dell’ex numero 1 del mondo e la possibilità quindi di vincere un match su tre per aggiudicarsi l’incontro, i padroni di casa sono i favoriti ma la scelta del secondo singolarista e soprattutto del doppio mai come stavolta saranno determinanti.
SER 65% - SPA 35%